Deontologia dei tempi moderni: come vengono sfruttate le
false verità
Uno degli
argomenti che incombe sul giornalismo moderno è quello di
quanto il giornalista sia tenuto a sfruttare la notizia,
falsa o reale che sia.
I pay per click e le visualizzazioni social ormai la fanno
da padrone e spesso le redazioni sono diventate schiave di
questi, costretti a far clamore anche difronte ad una
notizia insignificante, confondendo spesso l'informazione
con la comunicazione strategica.
Tale
atteggiamento finisce con il ledere l'opinione pubblica ed
il singolo individuo che cerca di informarsi in un mare
increspato e apparentemente infinito.
Senza dilungarsi troppo su quella che è la deontologia di
certi mezzi di informazione, argomento ancora troppo aperto
e lontano da una risoluzione, vi proponiamo due articoli che
possono essere spunto di riflessione.
Il primo parla del film Press - Storie di false verità.
Film uscito a luglio che racconta la storia di Maurizio
Nardi, giornalista precario di una piccola emittente
televisiva locale di Torino. Come molte reti anche questa è
in crisi e sta procedendo a tagli del personale. Nardi, in
collaborazione con il suo cameraman Luca Maggi, decide di
rendere i propri servizi più interessanti.
Le notizie, rielaborate e ritoccate a puntino, danno ai due
maggior notorietà in breve tempo, ma la coscienza di uno dei
due comincerà a vacillare e le vicende evolveranno fino
all'apoteosi finale...
Qui trovate il trailer del film, diretto da Paolo Bertino e
Alessandro Isetta e prodotto da Maurizio Perrone per la Luna
Film di Torino:
https://youtu.be/C2FvUsjXNk8
Il secondo spunto di riflessione arriva da un articolo di
Repubblica, a cura di Fiona Endres, dove si parla di come le
notizie false influenzano la fama dei candidati, in
particolar modo quella di Donald Trump.
Ecco l'articolo al link:
http://www.repubblica.it/speciali/esteri/voci-dall-america/2016/09/15/news/_cosi_donald_trump_approfitta_delle_false_notizie-147822475/?refresh_ce
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