corso sui mestieri della parola

CHI SIAMO

PROGRAMMA


 

ISCRIZIONE

CONTATTI

 

 


 

IL GIORNALISMO PARTECIPATIVO IN ITALIA
 

Autore: Stefano De Luca


Con il termine giornalismo partecipativo si intende una pratica per la quale il lettore non è più un soggetto meramente passivo nella fruizione della notizia ma, a vari livelli, interagisce, collabora e diviene esso stesso autore e divulgatore di un evento.


Questo tipo di giornalismo si è sviluppato a partire dagli anni 90 grazie alla diffusione di internet, che ha rivoluzionato il mondo dell’informazione scompaginandone gli schemi tradizionali.
Oggi, quasi tutti i contenuti informativi che si trovano in rete danno la possibilità al lettore di partecipare attraverso i commenti o di condividere l’articolo sui social network.

Il giornalismo partecipativo costituisce uno step ulteriore, nel quale viene sostanzialmente annullata la distinzione tra lettore e autore affermando l’interscambiabilità dei ruoli. Un lettore può, in buona sostanza, diventare autore delle notizie (quello che nel mondo anglosassone viene definito citizen journalist) grazie alle piattaforme di giornalismo partecipativo.

Di seguito le principali piattaforme di giornalismo partecipativo in Italia.

AgoraVox, versione italiana del sito francese, permette ai lettori di inviare i loro articoli che, sottoposti ai moderatori, saranno approvati e pubblicati se supereranno il quorum di voti stabilito. Ciascun lettore che pubblicherà 4 articoli sul portale, diventerà a sua volta un moderatore.

BlastingNews, canale di notizie cresciuto esponenzialmente fino a superare i 70 milioni di visitatori nel 2016, permette di pubblicare i propri contenuti – dopo essere stati approvati come autori – garantendo anche il pagamento degli articoli che raggiungeranno le soglie di visualizzazione stabilite.

YouReporter, piattaforma di video e foto giornalismo partecipativo presente dal 2008, offre la possibilità di pubblicare il proprio reportage a tutti coloro che hanno assistito a un fatto o a un evento di interesse. Il sito vuole anche dare voce alle notizie che non diventano casi pubblici per la lontananza di certi luoghi (e di certi problemi) dalla lente delle troupe giornalistiche.
 


instoria.it

gbeditoria.it